IL BALLERINO DEL MARMO
PROGETTO ARTISTICO CREATO DAL COREOGRAFO ALEX BORDIGONI
PREMIATO NEL 2018 COME AMBASCIATORE DI ARTE E DANZA ALL'AMBASCIATA ITALIANA DI VARSAVIA.
PRESENTATO IL PROGETTO IN DIRETTA TV RAI NEL 2020
E SUCCESSIVAMENTE IN TVP POLONIA NEL 2021
COLLABORAZIONI CON ISTITUTI INTERNAZIONALI DI CULTURA
NEL 2021 "IL BALLERINO DEL MARMO" CREA LE COREOGRAFI E DANZA NELLO SPOT DEL DESIGNER DI VERSACE ILIAN RACHOV NELLE CAVE DI MARMO DI CARRARA.
"Scolpisco l'aria danzando"
Alex Bordigoni
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Alex Bordigoni è un giovane ballerino professionista
nato a Pietrasanta e cresciuto a Carrara noto dai suoi
concittadini come Il Ballerino del Marmo. Alex inizia a
danzare all’età di otto anni concentrando e
approfondendo gli studi della danza moderna e della
danza classica, queste due discipline fondamentali
hanno dato lui le basi per diventare il coreografo,
scenografo, ballerino e insegnate che oggi è
conosciuto in Italia e all’estero.
Alex Bordigoni è stato più volte Campione Regionale
e Nazionale e nel 2019 si è aggiudicato un quarto
posto al Campionato Europeo e un undicesimo posto
al Campionato del Mondo. Quando la sua carriera era
ormai ben consolidata decide di aprire una scuola di
danza nella sua città natale, con cui inizia il suo
lavoro da coreografo e scenografo partendo con le
performance delle sue allieve per arrivare a dei veri e
propri spettacoli dal vivo in luoghi meravigliosi: le
cave di marmo. Alex, infatti, si rende conto che la
storia della città di Carrara come la “città del marmo”
stava lentamente scomparendo e le cave erano viste
come meri luoghi di lavoro e non come luoghi
attrattivi e spettacolari, per questo motivo decide di
creare un progetto che riuscisse in qualche modo a
far conoscere Carrara e la sua storia in tutto il mondo: Il Ballerino del Marmo.
Il progetto nasce fondendo musica e danza, linguaggi universali capaci di veicolare emozioni,
strumenti capaci di dare voce all’arte andando a cercare e tirare fuori l’anima di
ogni opera creata con l’ausilio del marmo di Carrara. Per fare ciò Alex cerca di dare movimento
alle opere travolgendo e coinvolgendo lo spettatore attraverso il racconto del viaggio nel mondo
di ogni singolo artista. Durante le performance di musica e danza vengono utilizzate delle
riproduzioni reali o multimediali delle opere dell’artista che il ballerino intende raccontare
attraverso le sue coreografie. Ogni spettacolo dal vivo è differente dagli altri, questo perché ad
ogni esibizione la location cambia, e con lei anche la sua energia e la sua storia che si va a
fondere con l’anima e il messaggio dell’opera che si intende realizzare e del suo artista. Per
questo ogni progetto si articola in tre parti:
1. Ricerca: in cui viene fatta una ricerca approfondita sull’autore che si intende raccontare,
leggendo e studiando testi che testimoniano il loro vissuto, si va alla ricerca delle opere che si
intendono rappresentare approfondendo i materiali con cui vengono create e i loro significati, in
modo da poter comprendere il modo migliore per poterla comunicare e raccontare attraverso la
danza ed infine si va alla ricerca della location che ovviamente deve essere in sintonia sia con
l’artista che con le opere scelte.
2. Fusione: questa fase consiste nella creazione dello spettacolo, in cui si individua il modo
migliore per fondere la danza e la musica per far si che il danzatore possa andare a “scolpire”
l’aria e creare il dinamismo necessario per rappresentare al meglio il messaggio che si intende
comunicare.
3. Rappresentazione: è la fase finale, ovvero quella della messa in scena dello spettacolo, in cui
si dà vita all’opera attraverso danza e musica.
Alex ha dato vita al primo spettacolo in veste di Ballerino del Marmo nel 2017 con il progetto dal
titolo “Il Pianoforte (S)colpisce L’anima” in cui, accompagnato dalle note del
pianista di fama mondiale Pape Gurioli, racconta il viaggio compiuto dallo scultore Michelangelo
Buonarroti a Carrara. Il titolo rappresenta l’idea di come la musica sia in grado di arrivare dritta al
cuore delle persone e plasmare le loro emozioni.In questa esibizione il ballerino con il suo corpo, scultura vivente, svolgerà la funzione di
interlocutore tra Anima e Materia, musica e opere d’arte.
L’intero progetto è stato ispirato dalla celebre frase di Michelangelo Buonarroti “ho visto un
angelo nel marmo ed ho scolpito fino a liberarlo”, infatti, inizialmente, il corpo del ballerino
rappresenterà la freddezza, la staticità e l’imponenza caratteristici delle statue di marmo, e nel
corso dello spettacolo queste peculiarità andranno sempre più svanendo grazie alla musica che
aiuterà il danzatore a tirare fuori la vera anima dell’opera.
Per la realizzazione di questo spettacolo il ragazzo ha consultato presso l’Archivio di Stato di
Lucca, molti testi che testimoniano la presenza dell’artista nella città, documenti che
dimostravano le cave specifiche in cui si riforniva del materiale e i luoghi che visitava durante la
sua permanenza. Dopo questa lunga ricerca ha scelto, insieme al suo compagno di viaggio Pape,
il luogo in cui creare la performance: la Cava Michelangelo.
A fare da scenario a questa esibizione non vi erano solo le splendide cave di marmo ma vi era
anche una riproduzione, creata dagli “studi d’arte Cava Michelangelo”, del meraviglioso “David”.
In questa esibizione Michelangelo è stato reso presente dal corpo del ballerino, accompagnato
dalle note del pianista che daranno vita all’intera performance. Pape Gurioli per l’occasione ha
creato un inedito dal titolo “I Suoni del Marmo”.
Questo spettacolo ha avuto molto successo, è stato infatti ripresentato più volte in location
differenti e con diverseriproduzioni di opere dello scultore. La cosa particolare sta nel fatto che
ogni spettacolo, seppur portasse in scena lo stesso artista, veniva creato in maniera diversa. Due
esempi in particolare fanno emergere la diversità di ogni performance:
Alex ha portato, presso gli Studi d’arte Cava Michelangelo, il medesimo progetto, ma durante
questa esibizione egli stesso era la rappresentazione umana del “David” e danzava, vestito e
interamente colorato di bianco, di fianco alla riproduzione stessa della statua dando così l’idea
che essa avesse preso vita per poter comunicare la sua anima. La performance è stata
successivamente eseguita presso il piazzale delle Cave Fantiscritti; durante questa esibizione
Pape accompagnava con le sue melodie la cantante lirica Federica Balucani, ma non in maniera
classica: è stato utilizzato un metodo innovativo in cui il maestro suonava una base
completamente estranea a ciò che la soprano cantava; in questo modo sono stati uniti due brani
differenti che hanno dato vita ad uno spettacolo unico nel suo genere. Nel finale di questa
esibizione il ballerino e la cantante hanno ricreato l’opera più significativa dell’arte italiana: “La
Pietà” di Michelangelo, dando vita alla sua anima.
Il progetto “Il Pianoforte (S)colpisce l’anima” è stato rappresentato anche presso l’Ambasciata
italiana e all’istituto italiano di Cultura a Varsavia, in Polonia, in cui Alex, davanti ai rappresentanti
di tutti i Paesi del mondo, è riuscito a portare la vera anima di Carrara e del suo marmo,
diventando così Ambasciatore della Danza e del Marmo in Polonia. Alex in questa esibizione, non
potendo trasportare le riproduzioni delle opere d’arte, ha trasmesso l’anima delle statue
utilizzando il classico telo di nylon con il quale tutte le opere vengono ricoperte per essere
conservate.Dopo questo grande successo il ballerino ha deciso di creare molti altri progetti cercando sempre
di utilizzare la danza e la musica per dar vita e restituire l’anima all’arte. Nel 2022 Alex insieme alla
sua compagna di vita Elena Giarratana, ballerina specializzata in danza classica e danza aerea,
hanno creato lo spettacolo dal titolo “Omaggio a Igor Mitoraj” che ha avuto luogo presso la
scuola di danza dei ballerini “Des’Art” uno storico laboratorio di marmo di fine ‘800 situato nel
borgo medievale di Avenza.
Questo spettacolo è nato grazie alla collaborazione di Alex con diversi istituti nazionali e
internazionali, tra cui l’Istituto italiano di Cultura in Polonia. Lo spettacolo aveva lo scopo di dare
vita, attraverso la danza, la musica e il multimediale, al mondo artistico dello scultore polacco Igor
Mitoraj.
Igor Mitoraj è stato uno scultore Polacco, conosciuto in tutto il mondo per la sua capacità di unire
il passato con il presente, nelle sue opere enfatizza le sculture classiche realizzano busti, arti e
teste troncati. L’artista, affascinato dal prezioso marmo di Carrara, ha trovato nella regione
Toscana un luogo sicuro, questo lo ha spinto a creare a Pietrasanta il suo studio d’arte e la sua
casa, città in cui ha ottenuto la cittadinanza onoraria.
In questo progetto la danza, con i suoi movimenti, è stata utilizzata per raffigurare le opere proprio
come faceva l’artista ispirato e influenzato dalle diverse correnti artistico- culturali che ha
incontrato durante i suoi viaggi in tutta Europa.
Le coreografie, realizzate ed interpretate da Alex, raffigurano l’intero percorso artistico dello
scultore e l’intero percorso di realizzazione delle opere d’arte: l’ispirazione, il progetto e la
realizzazione.
I due danzatori hanno dei ruoli ben precisi, il ragazzo interpreta l’artista, la ragazza rappresenta
l’opera e la sua anima.
Per questa performance sono stati scelti dei brani musicali molto vari, provenienti da tutto il
mondo e diversi tra loro, proprio ad indicare ed enfatizzare le città più importanti che hanno
segnato la vita dello scultore: la sua infanzia in Polonia, i viaggi a Parigi e in Europa, il periodo
trascorso a Pietrasanta e il ritorno a Parigi prima della sua morte. Grazie a queste melodie diverse
i danzatori riescono a raffigurare attraverso i loro corpi in movimento tutto ciò che si nasconde
dietro alla realizzazione di un’opera d’arte. Durante lo spettacolo sono state proiettate cinque
opere, fra le più significative nella carriera di Mitoraj: “Eros Bendato”, “Ikaria”, “Icaro”, “Il
Centauro” e “Heros de Lumiere”. L’esibizione termina con una citazione dell’artista, in cui esprime
il suo desiderio di fondersi e scomparire in una scultura, ed è proprio questo che i ballerini hanno
fatto: hanno fuso i loro corpi per dare vita ad una meravigliosa opera d’arte.
L’ultimo progetto realizzato da Alex in veste di Ballerino del Marmo ha il titolo di “Connessioni”,
questo spettacolo si è svolto nella location dei Ponti di Vara, simbolo della città di Carrara. Questa
performance nasce con lo scopo di creare una connessione tra gli artisti e la cominità carrarese. I
protagonisti di questo progetto sono stati: Alex Bordigoni, Elena Giarratana e Francesco Siani,
artista locale che ha realizzato un’installazione artistica con corde colorate agganciate ad un
enorme blocco di marmo dove lui stesso ha messo in connessione cinque cavatori ed un sesto
dove erano presenti solo un paio di scarponi in omaggio alle vittime sul lavoro. L’intera esibizione
ha voluto omaggiare il lavoro pericoloso dei cavatori, senza i quali il meraviglioso marmo non
potrebbe splendere, e alla cultura artistica della città di Carrara che la contraddistingue in tutto il
mondo.Per questo spettacolo, completamente “Made in Carrara”, sono state utilizzatesi musiche
elettroniche e strumentali realizzate con i suoni tipici udibili all’interno delle cave di marmo durante
la lavorazione del materiale: lo scalpello che lavora il marmo, il rumore della taglia blocchi, e il
rumore del blocco che appena staccato dal monte si adagia sulla montagna di polvere e scarti.
Inoltre, è stata creata una coreografia sulle parole di un cavatore, che testimonia la vita in cava e
la sua pericolosità. La danzatrice Elena Giarratana, si è esibita in una ballata di danza aerea
appesa ad un cerchio che a sua volta è stato appeso ad una gru per simboleggiare la vita appesa
ad un filo dei cavatori.
Quest’ultima performance ha dimostrato che l’arte della danza può, oltre che emozionare, portare
alla luce le tradizioni e la cultura di una città, rendendole vive e per ricordare e riconnettere i
cittadini alle loro origini oltre che valorizzare dei luoghi meravigliosi, considerati come meri luoghi
di lavoro, trasformandoli in teatri a cielo aperto.
Un omaggio a IGOR MITORAJ nella città di Pietrasanta.
Attraverso i loro corpi i ballerini si fonderanno assieme per raffigurare le opere più significative che
hanno caratterizzato lo stile inconfondibile di Mitiraj.
I suoni del marmo, colonne sonore ufficiali del progetto il ballerino del marmo, brani inediti
studiati all’interno delle cave di marmo campionando suoni della lavorazione del marmo saranno
la fonte di ispirazione dei danzatori che fra giochi di polvere di marmo e video Mapping sui loro
corpi daranno vita a coreografie contemporanee uniche.
Nel 2021 Alex Bordigoni presentó l’idea di un omaggio a Mitoraj in un’importante trasmissione in
diretta tv nella TVP polacca.
Il ballerino ha ideato una performance attorno alla testa dell’EROS BENDATO nella piazza di
Cracovia e da diversi anni pensa e lavora su una Performance nella città di Pietrasanta da poter
realizzare con la collaborazione di importanti Accademie di danza nazionali e internazionali,
coreografi e danzatori che contribuiranno a livello artistico a creare un qualcosa di unico proprio
come le opere che verranno raffigurate.
“Sento un forte legame con questa performance in quanto sono nato a Pietrasanta e ogni volta
che torno in città sento una forte appartenenza artistica, i miei ultimi viaggi in Polonia mi hanno
ispirato sempre più all’artista e stimolato a ricercare sempre più informazioni utili sulla vita e percorso artistico di ALEX BORDIGONI.